UNA SPERANZA PER IL BURKINA FASO
Acqua ed elettricità per portare benessere e creare tessuto economico
Dopo aver costruito, grazie al contributo di aziende e privati, diversi pozzi d'acqua potabile nei villaggi poveri della città di Zabre, la nostra associazione vuole dar vita ad un progetto più articolato e di ampio respiro che abbiamo denominato “Una speranza per il Burkina Faso”.
Il Burkina Faso è uno stato dell'Africa occidentale senza sbocchi sul mare e la sua capitale è Ouagadougou. Ha una superficie di 274.400 km², 20.107.509 abitanti (07/2017), è stato incluso dall'ONU tra i 25 Stati più poveri al mondo, definiti Quarto Mondo, ed è devastato dalla siccità.
Le principali colture alimentari sono il miglio ed il sorgo che grazie al loro breve ciclo vegetativo riescono a crescere anche con un solo periodo di piogge all'anno; purtroppo i rendimenti dei raccolti sono aleatori per la variabilità delle condizioni climatiche.
Altra attività tradizionale, utilizzata come fonte di sostentamento, è l'allevamento del bestiame anch’essa resa difficoltosa dalla mancanza d’acqua.
L’aspettativa di vita media della popolazione è di circa 54 anni e il tasso di mortalità infantile (stima 2014) è del 76,8%, questo a causa di una carenza di infrastrutture, di una mancanza di cultura sanitaria e di una scarsa cura dell’igiene, anche in questo caso dovuta alla mancanza dell’acqua. È partendo da qui che vorremmo, con il vostro aiuto, provare a cambiare le cose.
La mancanza d’acqua è sicuramente il problema principale del Burkina Faso e si evidenzia in particolare nelle province a sud del paese. Altro problema è la mancanza di elettricità che vorremmo portare sfruttando la più grande fonte di energia del Burkina Faso: il Sole. Per fare vorremmo costruire altri pozzi e costruire degli impianti fotovoltaici per portare energia elettrica nei villaggi concentrandoci, per il momento, in 4 dipartimenti (equivalenti ai nostri comuni) tra i più disagiati in assoluto per mancanza di acqua ed elettricità:
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Dipartimenti di Zabre, Zoaga e Zonsé nella provincia di Boulgou;
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Dipartimento di Gomboussougou nella provincia di Zoundwéogo.
Portare l’acqua nei villaggi non è solo dare accesso al bene più prezioso per la sopravvivenza a centinaia o migliaia di persone, ma è solo una parte del progetto. Insieme all’acqua vogliamo portare anche tutto ciò che l’acqua rende possibile:
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Igiene: La cura dell’igiene deve essere alla base della vita quotidiana. Il tasso di mortalità infantile è altissimo e la maggior parte dei decessi infantili avvengono per la scarsa igiene. Ci poniamo l’obbiettivo, con degli studi mirati, di aumentare la sensibilità delle mamme e la cultura della popolazione in generale su questo tema;
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Agricoltura ed irrigazione: La mancanza d’acqua permette un periodo di coltivazione di circa 5 mesi all’anno. L’altro obbiettivo è aumentare in maniera sensibile il periodo durante il quale è possibile coltivare la terra. Per realizzare ciò abbiamo agiremo su 2 fronti:
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Ogni pozzo che sarà costruito disporrà di un canale di scolo ed un pozzo di recupero (oltre che di un abbeveratoio per gli animali) dove l’acqua superflua verrà recuperata ed utilizzata per l’agricoltura;
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Insegnare ed estendere l’irrigazione a goccia per irrigare in maniera localizzata e ridurre al minimo lo spreco di acqua.
Come per l’acqua portare l’elettricità nei villaggi è solo la prima parte del progetto. Insieme all’elettricità vogliamo portare anche tutto ciò essa che rende possibile:
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Produzione e conservazione dei prodotti: La mancanza di elettricità (unita alla scarsa conoscenza di processi produttivi) pregiudica in maniera pesante la possibilità di produrre determinati tipi di alimenti, come ad esempio tutto ciò che deriva dalla mungitura. La lavorazione del latte è pressoché sconosciuta ma non servirebbe a nulla se non ci fosse la possibilità di conservare i prodotti ricavati da tale lavorazione in frigoriferi. Anche la conservazione della carne è resa impossibile dalla mancanza di elettricità ed infatti il processo di frollatura viene del tutto ignorato portando a dover consumare, obbligatoriamente, tutta la carne che viene macellata, rendendo impossibile il processo di vendita ed acquisto del bene.
Quindi portare elettricità non vuol dire soltanto portare illuminazione nei villaggi ma significa anche dare una spinta alla produzione e alla commercializzazione di prodotti locali per creare tessuto economico che aiuti lo sviluppo interno del paese.
I lavori della costruzione del primo pozzo nel villaggio di Gnetaya (Dipartimento di Gomboussougou) durante il 2° viaggio missionario.
IL TUO CONTRIBUTO PUO' FARE LA DIFFERENZA
QUESTO E' SOLO L'INIZIO. Vorremmo costruire altri pozzi, in zone strategiche, per raggiungere più villaggi possibile ed incontrare il bisogno idrico della popolazione locale donando così la possibilità a più persone di avere accesso all’acqua potabile con l'opportunità quindi di coltivare la terra tutto l’anno, ed inoltre vorremmo dare a questi villaggi la possibilità di avere l'energia elettrica.
L’associazione si finanzia, non solo con le iscrizioni e le offerte da parte dei soci, ma anche attraverso le donazioni di aziende o privati che possono usufruire di agevolazioni fiscali.Da soli non avremmo la forza economica per mettere in pratica un progetto così grande su larga scala ed è per questo che abbiamo bisogno del tuo aiuto.
Anche il più piccolo gesto d'amore è prezioso per chi non ha nulla... Attraverso la tua donazione puoi darci la possibilità di costruire altri pozzi e di portare l'energia elettrica nei villaggi.